(o
Hales). Filosofo e teologo inglese. Presso gli
scolastici fu conosciuto come
Doctor irrefragabilis o
Doctor
doctorum. Studiò dapprima a Parigi, dove in seguito insegnò a
partire dal 1205. Nel 1222 entrò nell'ordine francescano e nel 1225
passò a tenere la cattedra di Teologia. Nel 1235 divenne arcidiacono di
Coventry. Fondò successivamente a Parigi la Schola Fratrum Minorum. Fu il
primo a usare come manuale universitario le
Sentenze di Pietro Lombardo.
La dottrina di
A., esposta nella sua opera maggiore, la
Summa
universae theologiae, rappresentò sostanzialmente la nascita della
filosofia scolastica. In esso viene posto in uso il procedimento summistico
della tripartizione in tesi, antitesi e risoluzione. Nel corso dell'opera egli
riassume i principi della scolastica legata all'agostinismo e al neoplatonismo
per contrapporli alle nuove correnti aristoteliche. Per
A. la causa prima
di ogni azione umana e di ogni fenomeno naturale è da identificarsi con
Dio; ogni fenomeno proviene da Dio e ha la sua estrinsecazione fuori da Dio
stesso. La creazione del mondo viene concepita dal filosofo inglese come
derivante necessariamente da un atto di bontà. In tutte le cose, secondo
A., può essere distinta un'esistenza e un'essenza; l'essenza delle
cose si identifica con gli universali
post rem o fisici, mentre gli
universali
ante rem o metafisici esistono in Dio. Egli aderì anche
all'aristotelismo arabo e giudaico. Da Avicebron prese l'idea dell'ileomorfismo
cosmico per cui tutte le cose sarebbero formate da spirito e materia ma la
materia delle cose spirituali è diversa da quella delle cose materiali.
Degli Arabi egli inoltre ammise il principio per cui la conoscenza è un
atto della facoltà astrattiva dell'intelletto agente: ma vi aggiunse
l'idea che l'intelletto agente riceve da Dio l'illuminazione di alcune forme
intelligibili. L'influenza della dottrina di
A. fu estremamente ampia.
Una buona parte del pensiero di teologi come S. Bonaventura o John La Rochelle
trova la sua origine negli scritti del maestro inglese. Altri studiosi, quali
Ruggero Bacone e William Milton hanno largamente riconosciuto la derivazione
delle loro concezioni dalle opere di
A. Queste ultime sono, a loro volta,
influenzate dal pensiero agostiniano, specialmente per quanto riguarda la teoria
della molteplicità delle forme. Altre opere di
A., oltre alla
Summa, sono: una
Expositio Regulae, le
Quaestiones antequam
esset frater,
Quodlibet,
Exoticon (Hales, contea di Gloucester
1170 o 1185 - Parigi 1245).